Visita alla Fonderia Battaglia e a Piazzale Piola

Fondazione Piero Cattaneo Ets, con la collaborazione speciale di Anri Ambrogio Azuma, organizza giovedì 9 maggio alle h. 14:30 a Milano, una visita straordinaria alla Fonderia Battaglia e al recente intervento di riqualificazione urbana di Piazzale Piola.

La Fonderia Battaglia, una fonderia artistica sorta sul finire del primo decennio del Novecento, ha segnato profondamente la storia della scultura italiana. Tutti i maggiori scultori del XX secolo si sono misurati con l’abilità e la sapienza dei suoi artigiani, da Azuma a Cavaliere, a Manzù, Marini, Martini, ai fratelli Pomodoro, a Wildt e molti altri ancora.

Proprio dallo stretto rapporto tra Kengiro Azuma, artista tra i protagonisti di Officina della Scultura e Fonderia Battaglia, nasce l’idea di offrire questa occasione unica e esclusiva, per conoscere più da vicino il processi tecnici della fusione a cera persa.

Seguendo il fil rouge di Kengiro Azuma, andremo a scoprire poi Piazzale Piola, affidandoci all’esperienza di colui che l’ha ridisegnata concependo una nuova sintassi del paesaggio, l’architetto  Anri Ambrogio Azuma, figlio di Kengiro.

Il progetto Colloquio per Piazzale Piola, si configura come  un’operazione di riqualificazione urbana di Piazzale Gabrio Piola e nasce dagli intenti del Teatro No’hma.

Livia Pomodoro, sorella di Teresa, ha donato alcune opere di Kengiro Azuma per questa piazza milanese, affidandone la progettazione all’architetto Anri Ambrogio Azuma. La piazza attigua al Teatro è ogni giorno attraversata da cittadini, studenti, lavoratori, famiglie che transitano da un lato all’altro per raggiungere i mezzi di trasporto, il posto di lavoro, l’università.

L’installazione artistica è formata da cinque gradoni cilindrici di diverse altezze che accolgono Colloquio, un insieme formato da due anfibi in bronzo e da MU – 765 Goccia.
I due rospi sono posti per tessere idealmente una reciproca relazione, da cui scaturisce un loro possibile colloquio. La scelta di questa installazione nasce dal profondo rapporto di amicizia intercorso tra Kengiro Azuma e Teresa Pomodoro (Molfetta 1940 – Milano 2008), fondatrice nel 1994 del teatro No’hma. I loro colloqui negli anni hanno arricchito la loro arte, il fare era il fine ed il colloquio era parte della costruzione.
L’ultima scultura in bronzo, MU – 765 Goccia, è un omaggio al Teatro No’hma.

Il progetto artistico è interamente circondato da un’area pedonale pavimentata a forma di goccia, racchiusa a sua volta da ventuno ciliegi intervallati da panche d’andamento cilindrico. Un luogo di meditazione contiguo e al tempo stesso isolato dalla città, che permette la risonanza dell’opera all’interno di uno spazio fruibile.

Kengiro Azuma nasce nel 1926 a Yamagata, in Giappone, in una famiglia di artigiani del bronzo. Durante la Seconda Guerra Mondiale entra nella divisione aeronautica della Marina Militare. Al termine della guerra ritorna nella sua città natale, conclude gli studi classici e si iscrive al corso di scultura presso l’Università Nazionale di Tokyo, laureandosi nel 1954. Nel 1956 si trasferisce a Milano per iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Qui segue l’insegnamento di Marino Marini di cui, dopo aver conseguito il diploma, diventa l’assistente. Da questo momento inizia il faticoso distacco dallo stile del maestro che lo porta a realizzare i primi rilievi MU e, nel 1961, la sua prima personale in Europa alla Galleria Minima di Milano. Inizia così l’intensa ricerca scultorea di Azuma che indaga i concetti zen del MU e dello YU e, attraverso la sua scultura, rende visibile il senso e l’invisibile, l’anima e lo spirito. Dagli anni sessanta si inserisce una sua parallela ricerca con la creazione dello Zoo Zen, degli animali che entrano a far parte del suo universo scultoreo nel suo studio. Muore a Milano nel 2016.
Anri Ambrogio Azuma, figlio d’arte di Kengiro Azuma e Shizuyo Azuma, nasce a Milano nel 1965, compie tutti gli studi in italia e nel 1993 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Appena laureato ritorna alle sue origini in Giappone nella città di Osaka dove lavora dal 1994 al 1996 in uno degli uffici di progettazione più grandi nel mondo, la Nikken Sekkei Ltd, occupandosi di progetti di urbanistica, architettura ed ingegneria. Tra i progetti che ha seguito ci sono campus Universitari, teatri e l’aeroporto di Kansai realizzato in collaborazione con Arch.Noriaki Okabe dello studio di Renzo Piano.
Dopo l’esperienza in Oriente torna in Europa, a Milano, ed apre il suo studio di Architettura ed Arte. Riprende inoltre la collaborazione con il padre artista, con il quale realizzerà molteplici progetti dalla produzione delle opere d’arte – sculture, monumenti, installazioni – alla progettazione di progetti in spazi pubblici e mostre oltre che di arredi e scenografie. Si dedicheranno insieme alla promozione del loro lavoro artistico attraverso lezioni, pubblicazioni e conferenze.
In parallelo svolge la sua professione di Architetto iscrivendosi nel 1997 all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Milano. Partecipa a alcuni concorsi di proposte pubbliche e private, progetta e realizza ristrutturazioni di appartamenti, restauri di ville private, uffici, locali pubblici ed esercizi commerciali.

Per info e prenotazioni: info@pierocattaneo.org

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